"Un angelo a metà" di Roberto Sarra
commento a cura di Carmelo Consoli
Ogni opera sta al proprio autore come l'autore sta alla vita e al suo mistero.
E' così che Roberto Sarra si svela romanziere facendoci dono di un'opera riconducibile ai grandi classici d'amore, tanto più godibile in quanto si pone in antitesi all'aridità sentimentale dei tempi odierni che viviamo, dove l'amore e i suoi correlati dei buoni sentimenti trionfano e dove la parola è costantemente fedele alla sua missione di chiarezza e dialogo.
L'opera è una presa diretta di una quotidiana esistenza nel suo svolgersi comune, scevra di inutili orpelli intellettuali e di sofismi e che punta diritta al cuore.
Sarra è coerente nello scrivere con l'agire della sua brillante ed instancabile attività di operatore culturale di tutti i giorni e così il suo romanzo è pervaso dal dinamismo del coraggio di andare avanti, di lottare e da una sua luminosa visione della vita.
Il risultato è stato quindi di partorire un grande romanzo d'amore che trascina il lettore ad una piena condivisione delle vicende narrate nei due poli opposti e contrastanti della gioia e del dolore, scritto con sapiente e raffinata tecnica linguistica, con estrema chiarezza e immediatezza e abile visione degli ambienti in cui si narra la storia dei personaggi.
Ne consegue una lettura scorrevolissima pari ad una visione filmica, da gustare tutta d'un fiato.
Ma questo romanzo è anche opera che affronta con franchezza e di petto scottanti attualità del nostro tempo come l'eutanasia ed ha anche importanti venature sociologiche e psicoanalitiche.
Niente quindi è stato trascurato per raccontarci nel migliore dei modi ed in tutte le angolature possibili una vicenda che consideriamo come la nostra di tutti i giorni con l'abilità di chi conosce l'arte, attraverso la penna, di suscitare le grandi emozioni della vita nei momenti piccoli e grandi della quotidianità.
Partecipazione massima pertanto del lettore alla lettura del libro e successo sicuro per l'autore dopo le sue altrettanto convincenti prove di poeta, saggista e autore di racconti.
Carmelo Consoli
commento a cura di Carmelo Consoli
Ogni opera sta al proprio autore come l'autore sta alla vita e al suo mistero.
E' così che Roberto Sarra si svela romanziere facendoci dono di un'opera riconducibile ai grandi classici d'amore, tanto più godibile in quanto si pone in antitesi all'aridità sentimentale dei tempi odierni che viviamo, dove l'amore e i suoi correlati dei buoni sentimenti trionfano e dove la parola è costantemente fedele alla sua missione di chiarezza e dialogo.
L'opera è una presa diretta di una quotidiana esistenza nel suo svolgersi comune, scevra di inutili orpelli intellettuali e di sofismi e che punta diritta al cuore.
Sarra è coerente nello scrivere con l'agire della sua brillante ed instancabile attività di operatore culturale di tutti i giorni e così il suo romanzo è pervaso dal dinamismo del coraggio di andare avanti, di lottare e da una sua luminosa visione della vita.
Il risultato è stato quindi di partorire un grande romanzo d'amore che trascina il lettore ad una piena condivisione delle vicende narrate nei due poli opposti e contrastanti della gioia e del dolore, scritto con sapiente e raffinata tecnica linguistica, con estrema chiarezza e immediatezza e abile visione degli ambienti in cui si narra la storia dei personaggi.
Ne consegue una lettura scorrevolissima pari ad una visione filmica, da gustare tutta d'un fiato.
Ma questo romanzo è anche opera che affronta con franchezza e di petto scottanti attualità del nostro tempo come l'eutanasia ed ha anche importanti venature sociologiche e psicoanalitiche.
Niente quindi è stato trascurato per raccontarci nel migliore dei modi ed in tutte le angolature possibili una vicenda che consideriamo come la nostra di tutti i giorni con l'abilità di chi conosce l'arte, attraverso la penna, di suscitare le grandi emozioni della vita nei momenti piccoli e grandi della quotidianità.
Partecipazione massima pertanto del lettore alla lettura del libro e successo sicuro per l'autore dopo le sue altrettanto convincenti prove di poeta, saggista e autore di racconti.
Carmelo Consoli